Diario del 1962 | Abbiamo fatto una passeggiata lunghissima…

Giovedì 15 febbraio

Alle sette e mezzo son partito con Don Ruggero ad Alessano, dove ho unito in matrimonio Ciccio di zia Agata con una paesana. In chiesa non ho mancato di fare una toccatina all’organo. Dopo la cerimonia, ho pranzato in casa e poi verso le 12 e mezzo sono finito di nuovo in Ugento. Abbiamo fatto una passeggiata lunghissima: Via monti, Madonna della Luce,1 Via Casarano, siamo sbucati attraverso un sentiero in via Taurisano, poi in Via Petrolio e infine in Via Acquarica. Oggi si è fatta la scuola del Venerdì, ma io sono mancato e, specialmente in IV, hanno fatto gazzarra.

 

Antologia degli Scritti, Parte 0 – La terra dei miei sogni, pg. 82
* Diario del 1962


Trascrizione online | A cura della  Redazione dontoninobello.info

  1. Il Santuario della Madonna della Luce, a Ugento, sorge in una cappella mariana, distrutta durante le incursioni saracene nel 1537. Ha assunto col passare degli anni, estrema importanza e notorietà per via di una leggenda. Si racconta che un sacerdote cieco, don Didaco di Vittorio di Afragola, in pellegrinaggio al santuario di Santa Maria di Leuca, si fermò per cercare riparo durante un temporale. Qui, pregando e invocando protezione alla Vergine, riacquistò la vista, scorgendo come prima cosa un affresco bizantino della Madonna, scoperto dal suo cane che con le zampe ne fece affiorare una parte. Il Vescovo dell’epoca, Mons. Minturno, chiamato dai fedeli per verificare di persona questo miracolo, si recò sul luogo e recuperato il dipinto la chiamò Madonna della Luce. Il famoso dipinto è tuttora conservato e venerato all’interno della Chiesa. L’attuale edificio è stato riedificato nel 1576, e riaperto al culto nel 2010, dopo un accurato restauro sia architettonico che artistico, e, per questo, ritornato ad essere un punto di riferimento per i tanti fedeli devoti alla Madonna. L’intera popolazione di Ugento ricorda questo miracoloso evento, ogni anno, il 16 febbraio.” * terrarussa.it